Esiste un vortice che si chiama impotenza e da cui è difficile uscire. Non sei depresso, ma ti svegli ogni mattina con già la fatica della giornata nella testa e nelle gambe. Ti lavi i denti e ti prepari e già stai pensando a quando tornerai a casa la sera e ti metterai il pigiama per andare a letto. Ma tu non sei così depresso da rimetterti a letto subito, no, tu lotti ed esci di casa… Che bella sensazione quando chiudi la porta e ripensi a quando la riaprirai e la tua giornata sarà finita. Esci di casa e il vento freddo ti accarezza la pelle e tu pensi: “Quanto è bello, dai sì, ce la posso fare!”. Poi passa qualche ora e la stanchezza fa nuovamente capolino e tu ti senti nuovamente stanco e insoddisfatto. Che palle, eppure ho lavorato, ho fatto, sto facendo, eppure perché questa sensazione non mi lascia mai? La sensazione di non fare mai abbastanza, di non essere mai pronto. Durante la giornata ti fai mille programmi di quello che vorresti fare la sera quando tornerai a casa e poi quando arrivi a casa sembra che la stanchezza si riaffacci nuovamente e riprenda il sopravvento e sia lei che ti prende per mano e ti faccia nuovamente sedere sul divano o sdraiare sul letto e ti dica “riposati un po’, te lo meriti”. Ma quel riposo dura il tempo in cui tu avresti potuto leggere un libro, uscire a fare una passeggiata, iscriverti ad un corso di yoga. Così arriva di nuovo l’insoddisfazione: allora fai i programmi, ma sempre per il giorno dopo o quello dopo ancora e ti addormenti con un monte di energia, pensando che il giorno dopo spaccherai il mondo…
È mattina, la sveglia suona e tu la rinvii perché l’ultima cosa che vuoi fare è alzarti dal letto. Ma poi lo devi fare, con la solita stanchezza, la solita fiacca, la solita mancanza di energie ripensi a come sarà quando tornerai a letto….
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Adesso ho capito perché mi piace tanto tornare a letto: non perché voglia solo dormire, ma perché è quando sono a letto che io sento la mia energia vitale che esplode e la mia voglia di fare; è quando sono a letto che sento che posso farlo e che ce la farò, è il momento in cui faccio i progetti migliori e che tutto è realizzabile…